giovedì 29 agosto 2013

Il tuffatore

Le vere decisioni, le decisioni che cambiano la vita, sono sempre il frutto di una sequenza di scelte razionali e motivate, di cui l'ultima, quella determinante, è però sempre irrazionale, emotiva, istintiva. E' come se ci fosse comunque una Provvidenza che si fa carico di aiutarci a fare l'ultimo passo, quello che altrimenti non faremmo. E' come se il tuffatore non riuscisse mai a staccarsi dal trampolino, a meno che non arrivi una forza misteriosa a determinare il successo o l'insuccesso del salto. Io non ci credevo, ma guardandomi attorno temo che sia sempre così.

giovedì 1 agosto 2013

l'equilibrista

Perchè quando si arriva a cinquant'anni è come arrivare in velocità di corsa alla fine di una strada e inchiodare perchè la strada non si capisce dove va. Ci potrebbe essere un burrone, un salto, una buca, una curva stretta. Allora ti fermi scendi e cominci a guardare , ti avvicini al ciglio, lo studi, lo saggi, e magari scopri che da una strada asfaltata si passa improvvisamente a uno sterrato, a un sentiero stretto, oppure la strada termina su un crinale, ti avventuri a piedi su quel ciglio, in equilibrio tra i due dirupi, e se non perdi l'equilibrio riesci ad arrivare dall'altra parte, dove magari la strada ricomincia, forse. Magari scopri anche che è interessante e stimolante giocare a fare l'equilibrista sul crinale, sospeso tra due scelte, di qua o di là, assaporando il piacere di entrambe le possibilità, ma senza decidere per l'una o per l'altra. Potresti stare lì sospeso all'infinito. Chi te lo fa fare di arrivare oltre e riprendere un'altra volta una strada? E' un momento magico, sospeso tra passato e futuro, potresti anche decidere di lasciarti andare a peso morto per uno dei due dirupi, rovinando in fondo, ma senza rimpianti di non aver ripreso alcuna strada, in piena libertà di scelta, finalmente padrone del tuo futuro.