domenica 19 settembre 2010

Lettera a settesere, pubblicata il 16/9/2010

Spett. redazione di Settesere,
Vorrei esprimere il mio ringraziamento agli studenti che quest’estate hanno volontariamente lavorato a restaurare e ridipingere magistralmente il chiostro della Scuola di Musica Sarti di Faenza. Si tratta di un gesto “a chilometri zero” che dovrebbe servire da esempio e far riflettere non solo i coetanei ma insegnanti e allievi di tutte le scuole e i responsabili delle istituzioni.
In un sistema scolastico che va a catafascio a partire dagli immobili, con infame abbandono da parte delle istituzioni, è significativo che alcuni studenti si siano sentiti al contrario affezionati al proprio ambiente, al proprio baricentro formativo, tanto da dedicare volontariamente il mese di agosto al recupero di uno degli spazi.
Se tutti gli studenti, in tutte le scuole , dedicassero 30 minuti a ripulire l’aula, il proprio banco , gli spazi che abitano quotidianamente, sarebbe forse così disdicevole? E i tre mesi estivi di chiusura delle scuole non potrebbero essere utilizzati in parte per lavori di utilità e logistica?
Ma ahimè abbiamo degli ostacoli insormontabili e sacrosanti: le ferie del personale scolastico, le norme sulla sicurezza, la terziarizzazione dei servizi, ecc,ecc...
Peccato.
Ora con l’abolizione del servizio militare non si ha neanche più l’opportunità di imparare a tenere in mano un secchio e uno scopone.
Non ci resta che sperare in una ulteriore riforma scolastica , in cui auspicabilmente venga introdotto un corso (a pagamento, s’intende) sull’utilizzo corretto delle attrezzature e delle sostanze chimiche per le pulizie,o sulle tecniche di ripristino degli intonaci, per poi cercare disperatamente di piazzare i nostri studenti in uno “stage” estivo in qualche azienda che abbia l’esigenza di tenere puliti i bagni gratuitamente.