venerdì 4 febbraio 2011

Sul volontariato

C’è sempre un momento nella vita in cui uno sente il bisogno di donare una parte di sé agli altri. Il volontariato diffuso ne è un esempio. Chi ha tempo dona tempo. Ad esempio due ore alla settimana cosa sono in fondo? Appena l’1% della nostra vita. Perché non donarle? E chi non ha tempo? Visto che il tempo è denaro, sicuramente avrà molti soldi, e se non può donare tempo, dona soldi. Nulla di male. E’ per questo forse che tanta povera gente cerca di avvicinarsi alle Abitazioni delle persone che non hanno tempo, ma che sono sensibili a tal punto da sentire il bisogno di elargire a poveri e bisognosi. Prendiamo l’esempio tipico di una persona che guadagna 8 milioni di euro all’anno, e che dona 5000 euro a una ragazza bisognosa una volta alla settimana per tutte le settimane dell’anno. Con le debite proporzioni scopriamo che questo è equivalente al 3% del suo “tempo-denaro”, tre volte più di noi volontari nullatenenti. Questo ci serva da insegnamento e ci sproni a dedicare più tempo agli altri, almeno fino al 3%. Se poi non abbiamo né tempo né denaro, avremo pure qualcos’altro da donare? Ma questa opportunità è riservata solo a giovani e appariscenti ragazze minorenni.